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ESCLUSIVA TMW - Dossena: "Caso scommesse? Spero siano ragazzate e non ci sia un sistema dietro"

di Simone Bernabei
Fonte: da Trento, Niccolò Ceccarini

Dal Festival dello Sport di Trento, anche Beppe Dossena ha commentato l'attualità legata al caso scommesse e alle prossime due sfide dell'Italia di Luciano Spalletti che si giocheranno in un clima ai limiti del surreale: "Spero che siano solo ragazzate, che comunque dovranno essere punite, e che non sia un problema di ludopatia o depressione. Stiamo vivendo un momento particolare, il calcio oggi non è un'isola felice, è parte della società e tutto ciò che accade succede ai giovani di oggi: solitudine, mancanza di stimoli, forme di depressione. Dobbiamo vigilare tutti affinché non si arrivi a questo. Poi nello specifico i ragazzi sapevano che non dovevano scommettere e pagheranno, ma serve intervenire perché i segnali sono brutti e legati al periodo passato, quello del Covid. I giovani hanno bisogno di protezione ed assistenza, spero questa sia una cosa isolata e che non ci sia un sistema, ma una cosa legata ai singoli che per mancanza di affetti o comunicazione fanno questi scivoloni".

Spalletti è stato costretto a rinunciare a Tonali e Zaniolo...
"Sono segnali di disagio e malessere che coinvolgono tutti, anche il mondo del lavoro e della scuola. Serve che tutti coloro preposti all'educazione prendano decisioni importanti".

Quanto contano le prossime due partite dell'Italia?
"Sulla preparazione e sul clima all'interno della squadra certe cose possono influire, tutti le avrebbero evitate. Ma siamo chiamati a superarle e quelli che sono rimasti devono superare certi momenti, senza nasconderli. Devono convivere con pressioni e stress, senza distorcere le cose anche se gestire lo stress non è semplice".


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