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E' finita bene. Il Napoli non riesce ad autosabotarsi e batte il Braga grazie a un autogol

di Raimondo De Magistris

La vittoria è arrivata. Rocambolesca, a un certo punto inaspettata, ma fondamentale per ridar fiato a un gruppo che un mese dopo l'inizio della stagione rischiava di ritrovarsi già sotto la linea di galleggiamento. Sul campo dello Sporting Braga, il Napoli di Rudi Garcia ha vinto 2-1 e ha iniziato il cammino in Champions League con una vittoria, l'unica italiana a riuscirci. Successo importante perché quello di stasera era già il primo test della stagione dopo un inizio di campionato più delicato e criticato del previsto.
Serviva un successo per allontanare la pressione e vittoria è stata. Tre punti conquistati con la rabbia più che con la lucidità, con l'ardore più che con la testa. Nel finale soprattutto con la fortuna. Tre punti arrivati grazie a un autogol, all'errore di Niakaté che a fine secondo tempo - una manciata di minuti dopo il pareggio di Bruma - ha commesso un pasticcio clamoroso.

Al netto dell'autorete troppo impreciso lo Sporting Braga. Male José Fonte che già dopo cinque minuti ha consegnato a Victor Osimhen un a tu per tu col suo portiere. Ma oggi il centravanti nigeriano non è sembrato lucido e fortunato come poco tempo fa: solo nel primo tempo ha avuto a disposizione quattro occasioni nitide senza trovare la via del gol. Però gli va dato il merito di averci provato, s'è dato da fare.
Non si può dire lo stesso di Kvicha Kvaratskhelia: non segna su azione da 192 giorni e chissà quanto durerà ancora questo digiuno. Il georgiano è stato il peggiore del tridente, poco partecipe sotto la pioggia che stasera ha bagnato l'estremo Nord del Portogallo.
Il primo tempo ha raccontato di cinque tiri in porta del Napoli e anche di tre legni. Due tra il decimo e l'undicesimo minuto: prima incornata di Osimhen, pallone sul palo e parata di Matheus, poi colpo di testa di Di Lorenzo parata di Matheus e pallone sul palo. Un altro legno al 26esimo, questa volta una traversa, e poi ancora occasioni per un Napoli che avrebbe meritato il gol prima del tap-in vincente di Di Lorenzo arrivato nel primo minuto di recupero del primo tempo.
Diverso il secondo tempo. Perché il Napoli nella ripresa ha pensato di gestire un risultato in bilico, ha scherzato col fuoco e alla fine s'è scottato, colpito da Bruma che ha sfruttato una uscita inspiegabile di Ostigard e una marcatura ballerina di Juan Jesus per trovare il gol del pareggio.
Per fortuna del Napoli, la gioia dei padroni di casa per la rete del pari è durata poco perché dopo quattro minuti - su un cross di Zielinski - Niakaté ha spedito il pallone alle spalle di Matheus.

E' finita bene, anche perché nel finale lo Sporting Braga ha sfiorato più volte il gol del 2-2. Il ritorno alla vittoria del Napoli di Rudi Garcia dopo una sconfitta e un pareggio è anche un successo importante in ottima qualificazione perché arriva in trasferta contro una squadra che era in terza fascia. Uno 1-2 che permetterà a Rudi Garcia di preparare le prossime partite con un po' più di fiducia. Forse senza quel tremore che ha caratterizzato il secondo tempo della gara di stasera.

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