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Dal 13 marzo al 13 aprile: a Gotti è bastato un mese per cambiare il Lecce

di Filippo Verri

Il 13 marzo il Lecce annuncia l'ingaggio di Luca Gotti, chiamato a cambiare rotta dopo una serie di risultati negativi ed il KO casalingo contro l'Hellas Verona. Il 13 aprile il Lecce mette una mano sulla salvezza dopo due vittorie, un pareggio ed una sconfitta. Arrivato in punta di piedi, l'esperto allenatore ha toccato i tasti giusti, senza stravolgere i meccanismi che avevano consentito ai salentini di non essere mai nella zona rossa della classifica.

Una svolta all'insegna della calma.
"Bisogna stare calmi, molto calmi". Presentatosi così in conferenza stampa, Gotti ha lavorato tanto sulla testa dei calciatori e ha proposto diversi accorgimenti nelle sue prime quattro uscite. Dalla coppia Piccoli-Krstovic a Dorgu esterno offensivo, passando per una fase difensiva più solida. I salentini hanno mantenuto la porta inviolata tre volte, Falcone è stato battuto solo dal Milan a San Siro. È una difesa affidabile il segreto per raggiungere la salvezza.

Anche la fase offensiva funziona.
Il Lecce ha ritrovato solidità difensiva, senza sacrificare la fase di possesso. I giallorossi creano tanto e solo nella partita contro la Salernitana, preparata in tre giorni, non hanno brillato. Tanti tiri contro la Roma, altrettanti con l'Empoli; e anche a San Siro ci sono state un paio di opportunità per trovare il gol, passate dai piedi di Gonzalez.

Il sorriso ritrovato.
Il cambio in panchina ha riacceso l'animo di chi aveva giocato meno con D'Aversa. Venuti è un giocatore nuovo, è partito titolare a San Siro e, in occasione del gol di Pierotti, ha partecipato all'azione con la voglia di vincere la partita. Lo stesso Pierotti, adesso è un calciatore tutto da scoprire; una magia ha aperto la difesa dell'Empoli e fatto cambiare idea ai più scettici, che ironizzavano sui primi minuti in Italia dell'ex Colon.


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