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Condò su La Repubblica: "Italia, restiamo freddi. Va frenato il disincanto"

di Pietro Lazzerini

Nel suo commento su La Repubblica, Paolo Condò ha analizzato così il mancato approdo della Nazionale italiana al Mondiale dopo il pari per 0-0 contro l'Irlanda del Nord: "Non pensiamo che i playoff di marzo rispecchino il valore reale della Nazionale di Mancini e che di conseguenza il titolo Europeo di luglio sia stata frutto di una felicissima congiunzione astrale. (...) Questo è un momento nel quale occorre restare freddi, analizzare gli errori commessi da Wembley a oggi e frenare l'ondata di malevolo disincanto che arriverà. (...) Ieri sera l'Italia aveva pochissime possibilità di qualificazione. A Belfast si poteva e doveva vincere, ma l'Irlanda del Nord è una squadra mediocre eppure viva. (...) E infatti la prima ingenuità da sottolineare riguarda la Federazione che non è stata capace di negoziare un calendario in cui l'ultima giornata fosse ugualmente impegnativa. (...) Il discusso Immobile emerge come un gigante da ogni partita che è costretto a saltare e dunque il primo provvedimento da prendere in vista dei play off è quello di restituirgli la fiducia più piena. Alle sue spalle Mancini ha fatto poco per cercare un'alternativa insistendo perfino ieri su Belotti e nn dando sufficiente spazio a Scamacca. (...) Gli altri errori sono piccole tessere di un mosaico sfregiato. Si è parlato troppo del Pallone d'Oro a Jorginho. Abbiamo sottovalutato la mancanza del portentoso Spinazzola dell'Europeo. Abbiamo pensato che Chiesa fosse pronto a recitare da superstar, e non è così. Abbiamo pagato il logorio ormai cronico di giocatori fondamentali come Verratti, per non dire Chiellini. (...) Piccoli errori che hanno eroso un margine più sottile rispetto a quanto ci illudevamo fosse. Ma agli errori si può rimediare. Anche ai play off".


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