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Cinello sull'Udinese: "Preoccupato dalla tenuta difensiva. Ritiro? Con così tanti stranieri..."

di Simone Lorini

Gianfranco Cinello, ex attaccante e collaboratore tecnico dell'Udinese, al Messaggero Veneto ha parlato così della delicata situazione della squadra friulana: "Bisogna farlo pensando partita per partita. Con una sola vittoria in quindici giornate la media è da retrocessione e a restare invischiati là sotto possono venire le paturnie che andrebbero evitate anche per la natura eterogenea del gruppo".

Per incentivarlo la società è orientata all’ennesimo ritiro anticipato.
"Lo capirei di più se la squadra fosse composta da uno zoccolo duro di giocatori italiani, perché gli italiani avvertono di più la delicatezza di queste situazioni rispetto agli stranieri che all’estero non sono invece abituati a questi provvedimenti".

Oltre alla mancanza di reazione, di quale altro aspetto bisogna preoccuparsi?
"Della tenuta difensiva. Lottando per non retrocedere bisogna concedere poco perché non si può pensare di vincere o fare risultato prendendo due, tre o più gol a partita. Col Sassuolo sarà determinante proprio l’attenzione difensiva, da fare molto bene contro un avversario che sa metterti in grande difficoltà col gioco".

Cinello, da ex attaccante, crede che Lucca possa fare coppia con Success?
"Bisognerebbe fare un lavoro propedeutico e coordinato, come si fece ai tempi con Thereau e Zapata, anche se allora si giocava col 4-4-2. Diciamo che sarebbe una soluzione per scardinare difese molto chiuse. Al momento Lucca è l’unico che riempie l’area e ha segnato molto in relazione alle occasioni avute. Di certo andrebbe servito di più"


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