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Chi è Onguene: il Genoa abbraccia il suo nuovo gigante, difensore col vizio del gol

di Ivan Cardia

Un mercato dal sapore internazionale per il Genoa, che dopo il ritorno in Italia di Kevin Strootman ha anche piazzato il colpo Jérôme Onguéné. Il difensore camerunese, proveniente dal Red Bull Salisburgo, è atterrato nella tarda mattinata a Genova per sostenere le visite mediche di rito. Scopriamo di che tipo di giocatore si tratta.

Francia, Germania e Austria. Ora l’Italia. Sono le tappe calcistiche della carriera di Onguené finora: camerunese di Mbalmayo, classe ’97, è calcisticamente cresciuto in Alsazia, approdato a dodici anni all’accademia AS Illzach Modenheim. Nel 2011 il passaggio alle giovanili del Sochaux, che lo lancia nel calcio professionistico e nel 2017 lo cede per 2,5 milioni allo Stoccarda. In Germania, iil giovane Jerome trova poco spazio e dopo sei mesi parte in prestito alla volta di Salisburgo. Convince la formazione austriaca della Red Bull, che versa 2 milioni di euro per riscattarlo e farne un punto di riferimento della formazione oggi allenata da Jesse Marsch. In estate si era inevitabilmente parlato anche di un suo potenziale approdo al Lipsia, ora il Genoa ci ha puntato e lo porta in Italia.

Genoa, ecco Onguene dal Salisburgo.

Le caratteristiche. Molto forte a livello fisico (è alto 187 centimetri), Onguéné ha proprio in questo e nel dato atletico i suoi principali punti di forza: nella stagione in corso ha vinto quasi 5 duelli aerei a partita, con una percentuale di successo decisamente alta e ha concluso la stagione scorsa con appena 0,3 dribbling subiti a partita. In compenso, perde qualcosa in termini di precisione nei passaggi nella fase di transizione e in generale può sicuramente lavorare sull’attenzione difensiva e sulle decisioni: spesso la sua esuberanza e potenza fisica lo possono portare a essere attirato fuori dagli avversari nel tentativo di giocare in anticipo.

Dove può giocare e la passione per il gol. Centrale difensivo, in carriera Onguene è stato impiegato occasionalmente anche come terzino destro. In Austria, complici le varie sperimentazioni tattiche di Marsch e in generale del mondo Red Bull, ha giocato in difesa sia a quattro che a tre: nella retroguardia a tre di Ballardini può risultare un elemento dominante e perfettamente inserito. Con l’aggiunta di una discreta pericolosità sulle palle inattive: nelle ultime quattro stagioni ha sempre segnato almeno un gol, con il miglior risultato raggiunto nel campionato 2017/2018, durante il quale ha siglato quattro reti.


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