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Che fine ha fatto Bisseck? Il centrale tedesco non ancora all'altezza delle rotazioni di Inzaghi

di Raimondo De Magistris

Pur di accaparrarselo, l'Inter nei primi giorni di luglio decise di pagare la clausola risolutoria di Yann Bisseck. Circa sette i milioni di euro spesi per l'acquisto del difensore centrale tedesco, entrato nel settore giovanile del Colonia ancora bambino e uscito maggiorenne per proseguire la carriera in Olanda. E' stata però la Danimarca, dopo un breve passaggio anche in Portogallo con la maglia del Vitoria Setubal, a dargli quella visibilità che ha spinto Baccin e Ausilio a puntare su di lui in estate. Ventitré anni da compiere a fine novembre, Bisseck ha fatto tutta la trafila delle selezioni giovanili tedesche fino all'Under 21, fino a quell'Europeo giocato in estate che ha visto la Germania - al pari dell'Italia - eliminata a sorpresa alla fase a gironi.

Bisseck ha quindi iniziato la preparazione col resto della squadra. E' oggi nel gruppo nerazzurro da più di due mesi, ma fino a questo momento ha visto il campo solo per sette minuti. Entrato nei minuti finali della sfida contro il Monza, la prima di campionato, s'è poi sempre accomodato in panchina e la storia non dovrebbe cambiare nell'immediato futuro.
Al momento, infatti, il suo nome non viene preso in considerazione da Inzaghi nelle rotazioni che pure ci saranno dopo l'impegno di Champions: in teoria, con Bastoni che dovrà osservare un turno di riposo, toccherebbe a lui. In pratica, oggi il dubbio dell'allenatore per il centro-sinistra è tra Acerbi (con De Vrij che a quel punto giocherebbe al centro) e Darmian (con Acerbi centrale e Dumfries quinto di destra). Bisseck, insomma, non è ritenuto all'altezza del compito. Ma il futuro è dalla sua parte: ha 22 anni e un contratto con l'Inter valido fino al 30 giugno 2028.


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