.

Calcagno (AIC): "Solo giocando si potrà superare la crisi. Stipendi? Attiveremo fondo solidarietà"

di Luca Bargellini

Intervista alle colonne di Milano Finanza per Umberto Calcagno, vicepresidente dell’AIC, per analizzare il momento attuale del calcio italiano ancora alla ricerca della via per la ripresa: “L'importante è riprendere a giocare, ovviamente garantendo la sicurezza necessaria. Solo così si può pensare di tamponare la crisi che si è venuta a creare. Poi però bisogna cambiare la struttura del nostro calcio. Il calcio italiano è quello che tra i principali Paesi europei distribuisce meno ai più piccoli. Sia in termini di quanto la Serie A retrocede alle divisioni inferiori: e sia per quel che concerne la forbice tra quanto incassano i top club e le società piccole in Serie A”.

Calcagno, poi affronta il tema del taglio degli stipendi: “Posso capire che i top club possano chiedere la sospensione di alcune mensilità a star milionarie, ma noi abbiamo società minori che vogliono che i propri dipendenti si taglino almeno due mensilità su quattro. Quando per chi guadagna 2.500 euro al mese non percepire una mensilità è un sacrificio già non da poco. Sicuramente daremo vita a un fondo solidaristico insieme con la Figc e spero che possano aderire altre componenti del calcio come le leghe di serie A e serie B”.


Altre notizie