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Cagliari-Fiorentina 3-0 al 45'. I sardi sembrano il Brasile. Viola di vergogna

di Gaetano Mocciaro

Non c'è partita, alla Sardegna Arena. Il Cagliari sembra il Brasile del 1970, la Fiorentina una sparring partner. Il 3-0 è un risultato netto ma rispecchia fedelmente l'andamento dei primi 45', con la squadra di Maran che gioca sul velluto e indirizza a suo piacimento la partita, rallentando e velocizzando la manovra con gli uomini di Montella incapaci di contrastarne il dominio.

Sin dall'inizio il pallino è in mano ai sardi, che sbloccano la partita al 17' con un'azione tutta di prima fatta di passaggi tra le linee. Sembra un flipper impazzito: Cigarini-Joao Pedro-Nainggolan-Rog con quest'ultimo che entra in area e supera di destro Dragowski. Primo gol in Serie A con i rossoblù per il croato. Al 26' il raddoppio con Pisacane, liberissimo di testa a raccogliere un corner di Cigarini. Il tris al 34' ancora con Rog e Nainggolan protagonisti: il croato innesca il belga, il cui tiro è respinto da Dragowski ma alla seconda possibilità mette in mezzo per Simeone che di tacco segna il gol dell'ex. Mani in testa quasi a scusarsi. L'argentino aveva la possibilità di sbloccare la partita dopo pochi minuti, sprecando da due passi. Poco da dire sulla prestzione viola, che oscilla tra il deludente e lo sconcertante. Castrovilli ammonito dopo 21' salterà la prossima partita contro l'Hellas, il reparto difensivo non va e Vlahovic oltre ad avere responsabilità sul secondo gol di Pisacane è semplicemente innocuo davanti, ampiamente gestito da una vecchia volpe come Klavan.


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