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Cacace e l'arrivo a Empoli: "Mi dispiace per Marchizza. Al mio agente ho detto: Italia"

di Dimitri Conti

Intervistato da Tuttomercatoweb.com, Liberato Cacace, terzino sinistro dell'Empoli di nazionalità neozelandese (il primo nella storia della Serie A), ha tracciato all'interno della chiacchierata anche la sua parabola calcistica e di vita, che dalla Nuova Zelanda l'ha portato prima in Belgio, al Sint Truiden (nel 2020), e poi in Italia e in Serie A, venendo acquistato dagli azzurri toscani nel mercato di gennaio del 2022: "Il Belgio somiglia alla Nuova Zelanda, anche lì non c'è troppa tattica. Si lavorava molto sugli uno-contro-uno a tutto campo e già lì facevo il quinto di centrocampo. Come adesso con Nicola. Lì però sono stato nel periodo Covid - spiega il classe 2000 - ero senza la mia famiglia ed è stato molto difficile. Era la prima volta che mi trovavo da solo in casa, le difficoltà sono state soprattutto fuori invece che sul campo. In quello secondo me invece sono andato molto bene".

Anche secondo l'Empoli. Ci racconta l'arrivo in Italia?
"Sono stato fortunato, anche se mi dispiace che Marchizza (oggi al Frosinone, ndr) in quel mese di gennaio (2022, ndr) si sia infortunato. Appena il mio agente me l'ha detto, però, gli ho risposto di portarmi in Italia".

Il primo impatto con Empoli e la Serie A com'è stato?
"Buonissimo. Squadra, staff e società sono stati accoglienti".


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