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Boniek sull'ipotesi Roma: "Voci mi lusingano, ma nessun contatto con i Friedkin"

di Raimondo De Magistris

Zibi Boniek ha parlato di un suo possibile ingresso nell'organigramma della Roma dopo le dimissioni di Lina Souloukou nel corso di una intervista rilasciata ai microfoni di 'Rete Sport': "Non sono mai stato contattato dalla famiglia Friedikn: le voci mi lusingano, però, al momento, purtroppo, non c’è nulla di vero. Alla Roma mancano persone competenti nell’area sportiva: c’è Ghisolfi che è stato lasciato solo e che prima doveva rendere conto alla Ceo Lina Souloukou. Spero che da questi errori si possa crescere. Se la Roma dovesse contattarmi, vorrei occuparmi della gestione sportiva ma al momento, non c’è nulla".

Poi in un altro passaggio ha aggiunto: I Friedkin si basano su statistiche e dati. Credo che non siano stati presi in considerazione diversi aspetti: De Rossi, al primo incarico, avrebbe avuto bisogno di qualcuno al suo fianco per non rimanere solo e che gli avrebbe permesso di lavorare in maniera più tranquilla".

E ancora: "Dopo aver firmato un contratto di tre anni, non si dovrebbe esonerare un allenatore alla quarta giornata, anche perché è stato allontanato nel momento migliore: non è colpa del tecnico se un pallone finisce in porta piuttosto che in rimessa laterale. Certi episodi non si possono ricondurre a al mister. Le statistiche aiutano ma non possono essere determinanti per prendere delle decisioni".


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