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Bergomi: "Per me il trionfo dell'Inter è stato sofferto. Più vinceva, più si diceva qualcosa"

di Raimondo De Magistris

Intervista ai microfoni del quotidiano 'Il Giorno' da Giuseppe Bergomi, ex bandiera dell'Inter che ha così commentato la vittoria del tricolore da parte della squadra di Simone Inzaghi. "Un trionfo poco sofferto? Per me lo è stato, in realtà. Perché più la squadra vinceva e più c’era qualcosa da dire. Non so cosa sia successo quest’anno, ma personalmente non vedevo l’ora che finisse. La squadra ha fatto un percorso eccezionale: ha vinto con ampio anticipo, in casa del Milan, lo scudetto della seconda stella... Dicono tutti che l’Inter è la squadra più forte, ma in estate ha cambiato dodici giocatori e c’è tanto lavoro dietro dopo diverse estati in cui hai fatto un mercato in pari o col segno più. È una cosa che non ho visto riconosciuta a pieno".

Sull'Inter che verrà: "Zielinski e Taremi sono già arrivati. Se riesci a confermare in blocco i tuoi giocatori migliori hai già fatto tanto. E poi si deve individuare un profilo giovane, che magari non sia subito un titolare, ma di grande futuro. Magari un classe 2005...

E su Lautaro Martinez: "Se rinnova può pensare di stare tanti anni ancora. Vedo in questo ragazzo la serietà, l'attaccamento alla maglia. Gli altri anni, nei momenti in cui non segnava, si intristiva. Stavolta lo vedo giocare per la squadra e lottare su ogni pallone anche nei momenti meno brillanti".


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