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Avvocato Capello: "Polizia Giudiziaria a Coverciano? Era necessario, non ci sono distinzioni"

di Simone Lorini

Pierfilippo Capello, avvocato ed esperto di giustizia sportiva, parla così del procedimento ordinario che riguarda Fagioli, Tonali e Zaniolo per il caos scommesse esploso negli ultimi due giorni nel corso di una lunga intervista concessa a Sky: "Di fatto oggi è l'unico procedimento aperto, il rischio riguarda le scommesse tramite canali non autorizzati, il reato contestato è di non aver scommesso tramite canali legali. Il rischio qui è basso. Ad oggi la Procura Federale, per quanto risulta, non ha aperto procedimenti nei confronti dei calciatori".

Si legge di tre anni di squalifica, parliamo di questo rischio?
"Nel momento in cui la Procura Federale ha notizie di reati federali, contatta la Procura di Torino e prima o poi avrà gli atti. Solo in quel momento si apre il procedimento e per natura, la giustizia sportiva è molto più rapida di quella ordinaria. Se il soggetto si dichiara colpevole, può ottenere anche la metà dei tre anni e se c'è una collaborazione proattiva, la punizione può calare ancora".

Era necessaria la visita a Coverciano della Polizia Giudiziaria di ieri sera?
"Era necessario, la Polizia Giudiziaria fa questo tipo di atti a prescindere che il soggetto sia un calciatore o un cassiere di banca".


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