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Agnelli e il calcio tra 20 anni: "Necessario garantire risorse adeguate. Serve un rinnovamento"

di Lorenzo Di Benedetto

In un intervento alla rivista Linkiesta Forecast, il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha tracciato quella che è la sua idea del calcio tra 20 anni. Un calcio che non può proseguire con l'attuale struttura organizzativa, visto che la crisi legata al Covid-19 ha messo a nudo le pecche e i limiti. Urge un nuovo modello: "Il processo di polarizzazione proseguirà inarrestabile. Saranno pochissimi i calciatori a poter essere ammessi al tier 1 del gioco e a loro, in virtù del successo commerciale dello spettacolo, sarà necessario continuare a garantire risorse adeguate, magari in uno schema lavoratore-datore di lavoro interamente rinnovato. Club e Fifpro hanno rappresentanze e professionalità adeguate per discuterne fin da subito. Anche il numero di club che daranno vita al vertice dello spettacolo calcistico dovrà essere ridiscusso, non per assecondare i desideri di un avido gruppo di imprenditori bensì perché l’offerta di calcio sia adeguata alla domanda e garantisca qualità. Lo spettacolo calcistico ha tutto per continuare a prosperare e a essere il migliore del mondo. Ci sono i protagonisti, ci sono gli investitori e ci sono gli appassionati".


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