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Adams: "Torino situazione perfetta per ciò che volevo. Io e Vanoli ci siamo trovati"

di Alessio Del Lungo

È un Torino che sogna e fa sognare quello di Vanoli. Uno dei segreti dei granata è l'attaccante Che Adams, che ha avuto un grande impatto con il suo nuovo club: "È tutto molto interessante, sto apprezzando molto questo mio nuovo capitolo, soprattutto avere un impatto così presto, segnando anche gol vittoria come contro l'Atalanta. Sto apprezzando ogni singolo momento, i miei compagni di squadra mi stanno aiutando ad ambientarmi bene".

Che cosa si prova a far gol all'Olimpico Grande Torino?
"È stata una sensazione bellissima, soprattutto perché è stata quella della vittoria. Segnare davanti ai propri tifosi è sempre bello, a maggior ragione se è al debutto in casa".

Come si descrive fuori dal campo?
"Sono un tipo tranquillo, mi piace stare sulle mie. Sono molto appassionato di calcio, è la mia vita. Condividere questa passione con i tifosi del Toro è ancora più bello. Mi chiamo così perché sono nato nel periodo in cui sono stati ritrovati i resti di Che Guevara, così mie genitori mi hanno chiamato Che in suo onore".

Che differenze ha trovato tra il calcio italiano e dove giocava prima?
"Ci sono somiglianze nel modo di giocare rispetto all’Inghilterra, qui il calcio è fisico allo stesso modo anche se non se ne accorgono. Il mio passato mi ha aiutato in questo periodo di adattamento al calcio italiano".

Cosa prova a giocare per il suo Paese?
Rappresentare la Scozia significa tanto per me, sono orgoglioso di vestire la maglia nazionale. Mi supportano sempre, provo sensazioni pazzesche. Questa possibilità mi ha aiutato tanto a crescere nella mia vita. In Scozia i tifosi sono appassionati, sono abituato bene.

La città le piace?
"Torino è diversa da Southampton, sto apprezzando la città, camminare in centro è bello anche con i tifosi che chiedono foto. Mi sto trovando bene. E poi il cibo è incredibile, non sbagli mai. Ci sono tanti posti belli a Torino: piazza San Carlo, i Palazzi Reali, piazza Castello, ci sono tanti luoghi da visitare".

Perché ha scelto il Torino?
"Ho parlato con Vagnati tante settimane, mi ha fatto capire quanto mi volesse. È la situazione perfetta per ciò che volevo a questo punto della mia carriera. Ho parlato anche con il mister, il suo pensiero era in linea con ciò che volevo come persona e come calciatore. Ci siamo trovati. La scelta è stata facilissima, ne sono ancora più convinto vedendo calore tifosi".

Ha sentito qualcuno dei suoi connazionali che giocano in A?
"Ho parlato con Gilmour prima che arrivasse a Napoli ed era felice. Ci sono tanti scozzesi, come Ferguson a Bologna e Henderson a Empoli. Il nostro calcio sta crescendo molto in Italia, tanti britannici arrivano e apprezzano".


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