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A Budapest c'è Maccabi Haifa-Fiorentina, scatta il piano sicurezza con polizia e metal detector

di Tommaso Bonan

Stessa città, stadio diverso. Il pareggio contro il Ferencvaros in dicembre consentì alla Fiorentina di qualificarsi come prima nel girone di Conference League, sbarcando direttamente agli ottavi di finale. E adesso la squadra di mister Vincenzo Italiano riparte da qui, nell’impianto della (ex) mitica Honved, che il Maccabi Haifa ha scelto come campo neutro causa la tragica guerra interna. Riparte con un solo intento: riconquistare quella finale di Conference League che perse all’ultimo respiro con il West Ham.

Occhi puntati sulla sicurezza
Questa - ribadisce La Gazzetta dello Sport - non poteva che essere definita ad alto rischio dall’Uefa e dalle autorità di Budapest. Mentre a Firenze per il ritorno del 14 si va verso la decisione delle porte chiuse ai tifosi ospiti, oggi nello stadio della Honved ad assistere alla sfida ci saranno più di tremila tifosi del Maccabi Haifa tra quelli residenti in Ungheria e quelli che arriveranno da Israele, mentre saranno circa 500 quelli viola. Ma quello che si teme di più è l’eventuale “intrusione” terroristica. Per questo è stato aumentato il contingente di polizia e forze dell’ordine ed è stato istituito un doppio check all’entrata: oltre ai canonici tornelli, ci sarò uno scrupoloso controllo dei documenti e soprattutto l’uso del metal detector, cosa davvero inusuale per una partita di calcio. Ma la situazione lo richiede.


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