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777 Partners in crisi, che fine per il Genoa? Blazquez: "Cessione nel breve-medio termine"

di Raimondo De Magistris

I vertici del Genoa sono in piena crisi. La holding statunitense 777 Partners che nel giro di tre anni ha messo in piedi una enorme multiproprietà acquistando società in giro per il mondo in queste settimane sta facendo rapidamente un passo indietro mettendo in crisi tutti i club che ne fanno parte. Tra questi anche il Genoa che in estate ha venduto due dei suoi pezzi migliori - Gudmundsson alla Fiorentina, Retegui all'Atalanta - con risultati che oggi sono sotto gli occhi di tutti.

Ieri il portale norvegese Josimar ha svelato lo sfratto della 777 Partners dagli uffici di Miami, Newport e Londra, ma anche la messa in vendita dello yacht e dell'aereo di Josh Wander per una valutazione complessiva di poco inferiore ai 22 milioni di dollari. "L'inchiesta di Josimar? Nulla di nuovo - Ha detto l'amministratore delegato del Genoa Andreas Blazquez a 'Il Secolo XIX -. Sappiamo quello che dobbiamo fare e lo faremo: mettere il Genoa al sicuro.

Da qualche settimana è entrato in scena con un ruolo da attore protagonista A-Cap, principale finanziatore di 777 Partners con oltre due milioni di euro immessi nel fondo. La società statunitense ha di fatto preso in carico i club calcistici e ha affidato a Banca Moelis il compito di valutarne la vendita. "Il Genoa - prosegue Blazquez - è oggi ancora di proprietà di 777 Partners. A-Cap, società creditrice, ha tutto l'interesse a preservare o se possibile aumentare il valore del Genoa, questo anche nell'ottica di una cessione totale o parziale della società che dovrà avvenire nel breve-medio termine".

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