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Zazzaroni sul Corriere dello Sport: "Il nuovo sport nazionale: picchiare durissimo Allegri"

di Antonio Parrotto

Scrive Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport: "Il nuovo sport nazionale: picchiare durissimo Allegri". Il giornalista si concentra sulle critiche ricevute dall'allenatore della Juventus e si schiera apertamente in sua difesa: "Nulla gli viene perdonato, azzerati tutti gli alibi, compresi i cataclismi societari e la grottesca modalità delle sentenze, l’obiettivo degli antipatizzanti è dimostrare che non è più capace di allenare in questo calcio spaziale e favoloso in cui i fenomeni della panchina sono gli analisti, i data addicted, gli artetas, la Next Gen. Di Pep, signori, ce n’è uno solo". Ma non solo, perché secondo Zazzaroni "la malafede di alcuni attacchi spesso personali fa tanto giustizialismo da social e ignoranza e pregiudizio". La Juve ha conquistato 69 punti, come l'anno scorso, che gli sarebbero valsi la Champions e Zazzaroni chiosa: "Allegri è considerato un risultatista (alla Juve chi non lo è?), ma se poi non fa risultati che risultatista è?".


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