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Serena ricorda Schillaci: "Una mina vagante, gli davi palla e qualcosa inventava"

di Paolo Lora Lamia

"Una mina vagante". Totò Schillaci, scomparso ieri, viene descritto così dall'ex compagno di Nazionale Aldo Serena in un'intervista a Tuttosport: "In campo era completamente imprevedibile. Non sapevi dove potesse andare o cosa potesse inventarsi. Era praticamente impossibile integrarlo in uno schema o un’idea di manovra offensiva, ma era straordinariamente creativo e dotato di una tecnica micidiale. Gli davi la palla a lui e qualcosa si inventava".

Nell'estate del 1990, il mondo lo ha conosciuto e applaudito: "Ecco, in quel momento - ammette Serena - devo dire che l’ho ammirato. Perché diventare dal nulla capocannoniere di un Mondiale porta la pressione esterna da zero a un milione e bisogna essere bravi a gestirla senza impazzire. Lui è stato bravissimo, non ha perso il suo modo di essere, non si è dimenticato da dove veniva. In quel periodo era diventato, nel giro di due settimane, uno dei calciatori più famosi del mondo, mica uno scherzo".


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