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Klinsmann e lo scudetto dell'Inter: "Un sogno se arriva nel derby, ma non un'ossessione"

di Paolo Lora Lamia

L’ex attaccante dell’Inter Jurgen Klinsmann, in un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha parlato del derby di questa sera e della possibilità per i nerazzurri che arrivi la matematica certezza del ventesimo scudetto.

Per lei è così importante che lo scudetto arrivi nel derby?
“Diciamo che è una circostanza favolosa… quasi un sogno. Ma non diventerà certo un’ossessione: l’importante è che lo scudetto arrivi. Per renderci conto della grandezza di questa stagione, bisogna pensare che non ci chiediamo più se l’Inter vincerà, ma quando lo farà”.

Gli stati d’animo delle due squadre sono esattamente all’opposto: è una trappola?
“A San Siro si azzera tutto, si riparte da zero. Poi in campo ci sono dei valori precisi, la stagione ha detto che l’Inter è la squadra migliore. Il derby, però, è davvero un piane sconosciuto, senza certezze. Figurarsi questo…”.

Apra il libro dei ricordi da derby: qual è la prima immagine alla mente?
“L’attesa. La gente che, mentre sei in coda in macchina, ti dice: “Segna per noi Jurgen”. Era tensione sempre positiva, ti metteva energia. Ho segnato un solo gol al Milan, nel mio penultimo derby dopo due stagioni cui non c’ero riuscito: era il dicembre del ’91 e io l’uomo più felice del mondo. Poi però pareggio di Van Basten e… 1-1”.


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