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Juve, un'estate all'insegna del debito. Il CorSport: "Strategia che rivela tensioni di cassa"

di Luca Chiarini

Un mercato "creativo", nell'estate delle ristrettezze: nella sessione appena conclusasi, la Juve - fa notare l'edizione odierna del Corriere dello Sport - ha fatto un uso disinvolto del debito. L'acquisto di Locatelli, in prestito con obbligo di riscatto nel 2023, si innesta perfettamente in questo discorso, e il ritorno di Kean segue lo stesso schema. Se qualcuno si scandalizza per i due anni di prestito gratuito concessi dal Sassuolo alla Juventus, però - puntualizza il quotidiano -, va sottolineato come altri abbiano acquistato giocatori con pagamento molto lungo: fino a 5 anni come l’Inter (Lukaku) e il Napoli (Osimhen) o 4 la Roma (Abraham). Il problema è dunque sistemico se il calcio allunga i pagamenti per dare respiro a conti in apnea. Il club bianconero ha visto aumentare più di tutti il debito a lungo termine nel 2020, ma perché un club con 400 milioni di aumento di capitale - si interroga il Corriere - ricorre a tecniche di rinvio dei costi? È verosimile che voglia alleggerire i prossimi due bilanci per rientrare nel Fair Play Finanziario. La strategia adottata, di fatto, rivela tensioni di cassa confermate dall’anticipo di 75 milioni della quota Exor.


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