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Il Corriere della Sera sul pari dell'Italia: "Non si è visto nulla di bello, ma ce la siamo cavata"

di Niccolò Righi

Questa l'analisi del pareggio tra Italia e Croazia, fatta sul Corriere della Sera, che porta la firma del giornalista Domenico Calcagno: "Quando nessuno può permettersi di perderle, le partite si sfilacciano in tante piccole battaglie, in duelli marginali che possono diventare importanti all’improvviso, per un errore, per caso. Nessuno prende rischi, nessuno alza il ritmo. Questo è successo nel primo tempo. Poi la Croazia deve essersi ricordata che la partita doveva vincerla per rimanere nel torneo, e all’inizio del secondo ha trovato quello di cui aveva bisogno. Modric si è fatto parare un rigore da Donnarumma, il nostro miglior giocatore per distacco, ma subito dopo ha segnato e i suoi compagni sono tornati a montare di guardia. Sembrava potesse bastare, ma per fortuna, all’ultimo minuto, è arrivato Zaccagni. Spalletti ha cambiato molto, schema e uomini, ma non si è visto nulla di bello e pure sulla concretezza ci sarebbe da discutere, ma l’obiettivo: chiudere al secondo posto, è stato raggiunto. L’Italia, paralizzata all’inizio, se l’è cavata facendo il minimo sindacale. Ma se l’è cavata. E adesso, contro la Svizzera, sabato a Berlino, potrebbe anche cominciare un’altra storia".


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