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Cobolli Gigli a Il Messaggero sulla Juve: "Tutto parte da Ronaldo, Agnelli troppo personalista"

di Paolo Lora Lamia

Juventus in difficoltà a livello giudiziario, come non accadeva dai tempi di Calciopoli. In quel periodo il presidente bianconero era Giovanni Cobolli Gigli, intervistato oggi da Il Massaggero. Per l'ex numero uno della Juve, l'acquisto di Ronaldo ha dato il là alla crisi bianconera: "Agnelli fu convinto che ingaggiare Ronaldo sarebbe stata una grande opportunità: per i ricavi enormi sul piano del marketing e perché avrebbe avvicinato la Juve alla Champions. L'investimento si rivelò troppo oneroso, poi arrivarono nuove spese che hanno messo nei guai il club oltre a errori come la stupidaggine sulla vicenda Suarez, o il progetto Superlega". Cobolli Gigli non risparmia critiche ad Agnelli: "Ha senz'altro gestito in maniera troppo personale le cose del club, trascurando di coinvolgere il consiglio di amministrazione, che in una società quotata in Borsa ha il dovere di essere informato costantemente". Una previsione, infine, su cosa può rischiare la Juve: "Aspettiamo il lavoro dei magistrati. Non credo che la questione delle plusvalenze possa preoccupare, mentre quella del pagamento differito degli stipendi sì".


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