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Ronaldo: "I miei problemi non influiranno sul Portogallo. Non fate domande su di me agli altri"

di Michele Pavese

Cristiano Ronaldo torna a parlare e lo fa in conferenza stampa, a tre giorni dall'esordio del Portogallo nel Mondiale. Il fuoriclasse del Manchester United ha assicurato che il suo conflitto con il Manchester United "non scuoterà la squadra di Fernando Santos durante la Coppa del Mondo", e di non avere dubbi che l'intervista, "come altri episodi che a volte si verificano, può scuotere un giocatore ma non scuoterà la squadra". E a chi gli fa notare il tempismo inopportuno, risponde: "Voi pensate che sia facile scegliere il tempismo ma non devo preoccuparmi di quello che pensano gli altri. Parlo quando voglio. Tutti sanno chi sono e in cosa credo".

Il saluto freddo con Bruno Fernandes: "Ho un ottimo rapporto con lui. Il suo l'aereo era in ritardo e gli ho chiesto se fosse venuto in barca, stavamo scherzando". Poi CR7 ha aggiungo: "Ci sono sempre dibattiti, spazio per le voci, lo so... Ma l'atmosfera è davvero eccellente. Vi chiedo di non parlare di me con gli altri giocatori. Io ho un giubbotto antiproiettile, ma è pur sempre un Mondiale e parlare di questo, più che di Cristiano Ronaldo, sarebbe fantastico".


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