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Il paradosso di Embolo: nato in Camerun, in Svizzera grazie allo zio famoso. Fa gol al suo Paese

di Gaetano Mocciaro

Curioso episodio avvenuto nel corso di Svizzera-Camerun. Gli elvetici sono passati in vantaggio grazie a Breel Embolo al 48'. Prima rete in un Mondiale per l'attaccante, che aveva partecipato anche a Russia 2018. Un traguardo che meriterebbe di essere celebrato a dovere, così però non è stato nel caso del giocatore in forza al Monaco, che si è astenuto dall'esultare. Scene simili le abbiamo viste nel corso delle partite di club, mai fra nazionali. Il motivo? Embolo è anche camerunese.

NIPOTE DI UN DISCO D'ORO - Infatti il giocatore è nato 25 anni fa a Yaoundé, nella capitale del paese africano ed è nipote di un cantante che proprio in Camerun è una celebrità nonché disco d'oro, ossia Zélé Le Bombardier. Proprio lo zio famoso ha aiutato la famiglia di Breece, permettendole di emigrare in Svizzera quando l'oggi titolare dell'attacco della selezione rossocrociata aveva sei anni. Le radici però non si possono rinnegare, per questo la scelta di Embolo di non esultare in faccia a quello che è il suo popolo non solo va compresa ma soprattutto apprezzata.


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