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Damascelli: "Recuperi extralarge una follia. Il tempo effettivo non c'entra con il calcio"

di Ivan Cardia

"Se i recuperi extralarge ripagano le televisioni". Sulle pagine de Il Giornale, Tony Damascelli commenta così la nuova tendenza lanciata dai Mondiali di Qatarr 2022: "C'era una volta 90esimo minuto, Infantino era un neonato, Collina un ragazzino di dieci anni. Cinquantadue anni dopo, ecco che la coppia ha cancellato la trasmissione televisiva e lo spirito del football: parlano di tempo effettivo, frase che riempie la bocca ma non ha relazione con la storia del gioco, il suo senso agonistico, lo sforzo dei calciatori. […] Prolungare le partite è un favore alle varie emittenti che hanno acquistato i diritti, ma è un danno per la salute degli attori in campo. Nelle prime cinque partite sono stati concessi 80 minuti di recupero: una follia, un insulto pagato dai calciatori e capace di aumentare il protagonismo degli arbitri".


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