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Dejan Stankovic, scippato dalla Lazio alla Roma. Tra i migliori centrocampisti degli ultimi 25 anni

di Andrea Losapio

All'inizio del 1998 tutti gli osservatori che capitavano al Marakanà di Belgrado si annotavano un nome e un cognome. Era quello di Dejan Stankovic, centrocampista biancorosso, vent'anni ancora da compiere. Lo score di quella stagione fu impressionante: 16 gol in 26 gare di campionato, come a dimostrare che la catena di comando passava per i suoi piedi. E per questo che tutti i club più importanti lo avevano messo sotto osservazione. Parma, PSG e Rangers di Glasgow. Ma a essere vicinissimo al suo acquisto era la Roma di Franco Sensi, che pensava di essere arrivata oramai al traguardo. Non ci arriverà mai.

Questo perché Nello Governato, direttore sportivo della Lazio in quota Cragnotti, con una missione super segreta a Belgrado riuscì a scipparlo alla concorrenza. 24 miliardi di lire. Un bel gruzzoletto per l'epoca (Ronaldo era costato solo il doppio ed era considerata come una cifra folle). Nei giorni successivi ci fu uno striscione allo stadio Olimpico, versione Roma: "Stankovic di Sensi", giusto per far capire che era l'ennesima goccia che portava il vaso a colmarsi sempre di più. Così Stankovic diventò della Lazio, mentre Zdenek Zeman consigliò Ivan Tomic alla Roma. Non proprio la stessa cosa, ecco.

Da lì in poi Stankovic è diventato uno dei moloch a centrocampo del nostro campionato. Sei anni alla Lazio, con 34 gol fatti, nove all'Inter, con 42. Un grande protagonista della Serie A che poi è passato dall'altra parte della barricata, facendo il tecnico, prima alla Stella Rossa, poi un'esperienza - non positiva - alla Sampdoria, infine ora la nuova avventura al Ferencvaros. Oggi Dejan Stankovic compie 45 anni.


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