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Adrien Rabiot, due anni da oggetto misterioso. Per poi prendersi la Juve (e un sacco di milioni)

di Andrea Losapio

Adrien Rabiot a Parigi era soprannominato Le Duc, il Duca. Diciamo che la velocità che ha avuto nell'impatto con l'Italia potrebbe anche rappresentarlo. Magari elegante, ma compassato, troppo, per un calcio come quello nostrano. Così per due anni e mezzo, forse anche a causa dell'arrivo con un altro oggetto misterioso come Aaron Ramsey, Rabiot aveva raccolto gli strali della tifoseria juventina, diventando anche una sorta di capro espiatorio. Poi c'è stato un cambiamento di rotta, quasi inversa. Dal momento in cui doveva essere ceduto al Manchester United - cosa non successa a causa delle richieste della madre agente Veronique - l'esperienza del francese in bianconero è diventata improvvisamente positiva.

Ed è cambiato anche il modo di giocare, oltre al modo di vederlo da parte dei tifosi. Allegri lo considerava per il suo centrocampo ed era stato criticato, salvo poi incominciare a finire più volte nel tabellino marcatori, aumentando il rendimento a dismisura. Così, pur essendo in scadenza, la Juventus ha deciso di puntarci forte e aumentargli uno stipendio già alto, passando da 7,5 milioni a 10 annui.

Bisognerà capire se la prossima estate rimarrà, ancora, in bianconero oppure no. Dipenderà molto dagli obiettivi e da dove sarà la Juve, ma anche dall'allenatore.


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