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Valentina Soggiu, il futuro post Magnin alla Juventus. Intanto sfoggia prestazioni da applausi con la Samp

di La Giovane Italia
Fonte: La Giovane Italia

Nel sangue lo sport, quello vero: papà Antonio portiere in Serie C in Sicilia con l’Alcamo e poi molta Serie D, mamma Daniela, di origini olandesi, libero della Nazionale Italiana di hockey sul prato. La stessa, infatti, vanta in bacheca numerosi scudetti di Serie A e la partecipazione alle qualificazioni alle Olimpiadi di Barcellona 1992.
Valentina Soggiu, portiere della Juventus in prestito alla Sampdoria, classe 2003, non può che essere il futuro a Torino dopo la titolarissima Pauline Peyraud Magnin. Infatti, proprio al triplice fischio del debutto in blucerchiato in Coppa Italia, pure Laura Giuliani le si è avvicinata e l’ha salutata con grande affetto. E chissà che non le abbia detto: “Grande Vale, continua così!”.
Comunque sia un prova quella di domenica, di petto al Milan, importante e palcoscenico di una Soggiu sempre attenta e protagonista. Un baby prodigio esplosivo e freddo nel neutralizzare le conclusioni di Piemonte e Co., nei limiti del possibile.
Già a livello giovanile un talento precoce, precocissimo: inizi nell’Union Valsusa, compagine maschile nella quale venne schierata subito tra i pali, grazie anche una predisposizione maturata dalla precedente attività pallavolistica. Poi, con solo quattro mesi di esperienza di calcio giocato, la chiamata della Vecchia Signora e un sogno che diventa realtà. A livello giovanile, tante vittorie: uno Scudetto U17 da assoluta protagonista in finale contro l’Inter, due rigori parati con penalty decisivo di Carrer, e due Tornei di Viareggio. Infine la prima squadra, dove da terza ha vissuto l’emozione di trionfare in Serie A e di alzare due Supercoppe Italiane.
Adesso, agli ordini di mister Cincotta a Genova, la prima vera esperienza tra le grandi: iniziata da 8 in pagella, da augurarsi che continui su di un 8,5 e che poi si chiuda con un 9. Quel numero che non teme, perché Valentina Soggiu ad i numeri nove strozza l’urlo del gol in gola.
Al netto di un debutto in Coppa Italia importante e da riconfermare, una cosa è certa: il responsabile della Juventus Stefano Braghin ha trovato un felice futuro post Magnin, un domani che porta già un nome, un cognome ed il numero 36 della Sampdoria sulle spalle.


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