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La carezza di Motta. InterNazionale. Kvara comanda il Napoli. Calafiori con cura

di Marco Piccari

Dopo le prime gare dell'Europeo e con il mercato che sta prendendo forma sempre di più, torna l'appuntamento con il "Due di Piccari", rubrica curata dal direttore di TMW Radio, Marco Piccari, che prende in esame i principali spunti offerti dalle gare in Germania e dalle notizie sui trasferimenti.

Due di Cuori
Un'altra settimana all'insegna degli allenatori, del resto senza di loro non si può giocare.; anzi, andando contro qualche illustre opinionista o giornalista possiamo dire tranquillamente che gli allenatori sono fondamentali. Dopo Conte al Napoli, già ampiamente trattato nel precedente "Due di Piccari", è arrivato il momento di Motta alla Juve e di Fonseca al Milan. Il gioco delle panchine è finito. Thiago Motta si prende la Signora e si presenta anche bene con un messaggio ai tifosi: “Voglio rendere felici i sostenitori della Juventus.” Questo il suo primo pensiero. Una bella carezza che va subito al cuore, il nuovo allenatore bianconero sa che deve conquistare subito un pubblico molto difficile che vive solo per la vittoria. Sarà una missione affascinante per un tecnico molto ambizioso che è molto più vicino a questa mentalità di quanto qualcuno possa immaginare. Non è un giochista puro, Thiago è un tecnico completo, tosto ed equilibrato e sono sicuro che impiegherà poco a prendersi il club bianconero. La sua Juve farà molta paura agli avversari, l'equilibrio e la concretezza si sposeranno con un'idea di calcio dove ci saranno aspetti propositivi ma non dominanti.

Venendo a Fonseca mi sento di stare molto vicino al nuovo tecnico del Milan. Troppo scetticismo e troppi preguidizi intorno alla figura di questo allenatore. In Italia alla Roma ha mostrato calcio di qualità e capacità di adattamento. Il Milan prosegue nel segno di Pioli ma con più equilibrio difensivo. Fonseca in passato con squadre di qualità inferiore ha mostrato comunque cose interessanti, con i giocatori del Milan può solo fare meglio. L'aspetto fondamentale sarà il totale sostegno della società, nel mercato e durante la stagione. Insomma, ho preso a cuore questo allenatore.

Chiudo con la Nazionale che vince la prima ad Euro2024 contro l'Albania. In questa partita voglio sottolineare un aspetto: bentornato blocco squadra in Nazionale e il blocco è quello dell'Inter. Quattro giocatori titolari e poi cinque con l'ingresso in campo di Darmian. Giocatori tosti mentalmente e di qualità capitanati da un super Barella. Se l'Inter ha dominato in campionato la spiegazione è anche questa. Calciatori di livello e italiani. Un'osservazione: chi tifa contro perchè non ha giocatori della sua squadra è da ricovero immediato.

In conclusione la più bella storia dell'Europeo è stata scritta ed è quella di Eriksen. Dopo tre anni il danese rinasce nella competizione che gli aveva fermato la vita e il cuore. Una storia da ricordare e raccontare. Che fantastica storia è la vita...

Due di Picche
Rimango sugli alleantori e consegno la mia carta negativa a mister Sarri. Credetemi non ho nulla contro di lui e ho sempre ammirato la sua idea di calcio fino a Napoli, dopo un po' meno perchè si è sbiadita quella voglia di fare calcio e il mister si è fatto modificare dalle circostanze. Detto questo il due di Picche è dovuto al racconto di Fiorentina – Napoli, fatto giorni fa per l'ennesima volta. Parlare di giocatori che piangevano in albergo per la mancata sanzione di Pjanic in Inter – Juve e parlare di scudetto perso per quel motivo non è gratificate per lui e per i giocatori. Mister basta con questa storia e cominciamo a cambiare la comunicazione! Non è mai troppo tardi.

Chiudo con il padre e l'agente di Kvara che dichiarano che il giocatore vuole andare via dal Napoli per giocare in Champions e non perdere tempo. 1) I primi due fanno male al calcio: uccidono la passione. 2) Il calciatore dovrebbe prendere posizione chiara per non fare la figura del ragazzo telecomandato 3) Bene ha fatto la società Napoli a ribadire che il futuro del calciatore lo decide il club: il contratto parla chiaro. Solita amara storia di calcio.

Jolly
Il jolly in questione lo ha pescato prima Motta valorizzando il giocatore in questione e poi lo ha girato a Spalletti e chissà, magari nei prossimi mesi lo prende la Juve. Di chi sto parlando? Facile, di Calafiori. Nella prima partita contro l'Albania il difensore del Bologna colpisce per autorevolezza nell'interpretazione del ruolo. Difensore sì, ma anche centrocampista. Testa alta, elegante e sicuro. Un bell'impatto nonostante la sbavatura finale che poteva creare un grosso problema alla Nazionale. In futuro servirà più attenzione. Calafiori da maneggiare con cura.


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