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Fonseca, dopo questo 6-2 sarà un divorzio senza rimpianti

di Raimondo De Magistris

Nessuno si sbilancia, nessuno lo dice pubblicamente. C'è stato qualche lapsus, come quello del capitano Lorenzo Pellegrini: "Quello di Fonseca è stato è un percorso... ehm, è ancora un percorso". Ma tutti lo sanno: Paulo Fonseca lascerà la Roma al termine di questa stagione. Da settimane la proprietà Friedkin ha avviato i contatti con Maurizio Sarri e sarà lui il nuovo allenatore della Roma il prossimo anno.

Era già così prima di questa partita, lo sarà a maggior ragione adesso. Dopo questa clamorosa sconfitta che rappresenta un'altra macchia nella storia europea della Roma dopo il 7-1 di 14 anni fa sempre all'Old Trafford, per la Roma evidentemente un Teatro degli incubi più che dei sogni.
E dire che il primo tempo era finito sull'1-2, nonostante i tre cambi forzati. La Roma era riuscita a trovare i punti deboli del Manchester United di Solskjaer ma poi nella ripresa - quando c'era da difendere con le unghie e con i denti il punteggio - ha inspiegabilmente messo in campo un atteggiamento spregiudicato e inconcludente. Il secondo gol è arrivato in contropiede, il terzo per un errore di Mirante, il quarto per un rigore che non c'era, il quinto e il sesto perché ormai non c'era più la Roma. Con la testa, con le gambe.

"E' stato un massacro!", ha chiosato Matteo Marani dopo il clamoroso tonfo. Ed è un tonfo che al netto delle parole di circostanza renderà il match di ritorno una passerella. Un tonfo che azzererà i rimpianti sull'addio di Paulo Fonseca a fine stagione. Un addio che ci sarà, che è già deciso da tempo, anche se pure dopo questo 6-2 nessuno ha deciso di dirlo pubblicamente.


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Lunedì 06 Maggio 2024