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Terzo ko in una settimana per l'Udinese. Anche contro la Fiorentina con un tempo di ritardo

di Dimitri Conti

Terza sconfitta in una settimana per l'Udinese, che dopo aver incassato quattro gol dal Napoli esce sconfitta di misura anche dalla sfida con la Fiorentina, subito dopo quella di Roma in cui, probabilmente, la sua squadra avrebbe meritato qualcosa in più. Un discorso simile lo si potrebbe imbastire nell'analisi del ko interno con la Fiorentina, di fatto maturato tutto nel primo tempo (rivedibile) in cui i friulani sono sembrati lasciare troppo facilmente campo alle iniziative della Fiorentina. Dopo l'intervallo Gotti ha messo mano a moduli e schemi, togliendo un esterno puro (Soppy) in favore di un attaccante (Pussetto).

Il risultato si è tradotto in una ripresa che ha visto l'Udinese più volte vicina al gol del pareggio (su tutti grazie ad un ispiratissimo Deulofeu), evitato solamente dalle parate di un Dragowski che si è preso il premio di migliore in campo. A testimonianza che sarebbe stato più giusto un pareggio, tutto sommato, per quanto visto in campo: la differenza, però, in questi casi la fanno anche piccoli fattori e - più o meno come a Roma giovedì sera - per quanto riguarda Gotti e i suoi ragazzi l'ha decisa il tempo di ritardo con cui si sono presentati in campo convinti di poter davvero rovesciare un esito all'apparenza (e in partenza) scritto, più che la decisione di fischiare un rigore o meno, come sostenuto da Gotti nel post-partita.


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