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Terzo ko di fila nel silenzio di Marassi: il Genoa viene fermato dalla Juventus, 3-0 il finale

di Andrea Piras
Fonte: dallo stadio "Luigi Ferraris", Genova

Il Genoa sembra essersi perso. Dopo un buon avvio di stagione, la squadra di Alberto Gilardino incappa nella sua seconda sconfitta consecutiva in campionato, tre se contiamo anche il derby di Coppa Italia. Un momento nero per il Grifone che, in un "Ferraris" deserto in seguito ai disordini della stracittadina, è stato battuto per 3-0 dalla Juventus dell'ex Thiago Motta.

Un primo tempo in cui i rossoblù sono riusciti a tenere botta agli attacchi bianconeri. Bani e soci hanno chiuso gli spazi con grande determinazione ma al 25' hanno perso il loro capitano Milan Badelj per un problema muscolare. In settimana il centrocampista croato verrà valutato insieme allo staff medico per capire i tempi di recupero. In attacco però Pinamonti e Vitinha combinano poco nonostante il numero 19 ci provi e si sbatta molto contro la retroguardia juventina.

Nella ripresa l'episodio che sblocca il match: tocco di mano di De Winter e calcio di rigore trasformato da Vlahovic. Da quel momento il Genoa fatica a trovare una reazione e offre spazio alla Juventus che segna ancora con Vlahovic e Conceiçao. Al termine del match Alberto Gilardino ha analizzato così in conferenza: "E' stato un primo tempo disputato bene. Abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Non ho da recriminare nulla ai ragazzi per l'atteggiamento. Nel secondo tempo quando commetti delle ingenuità del genere, cambia e ti condiziona tutta la partita. Quando queste squadre vanno in vantaggio hanno qualità per affondare il colpo".


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