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Spezia, il cluster nato da due calciatori no-vax. Intanto il club si muove sul mercato

di Ivan Cardia

“Due calciatori non hanno voluto effettuare il vaccino e si ritengono no vax e si è creato un piccolo cluster dal punto di vista clinico”. La stagione dello Spezia è iniziata con un vero e proprio focolaio, anche se le ultime notizie sono confortanti in tal senso: l’ultimo giro di tamponi non ha fatto registrare nuove positività. Rimangono undici, quindi, i tesserati del club ligure in isolamento: il professor Salini, come sopra, spiega con la presenza di due calciatori no-vax (ovviamente senza farne i nomi) la nascita di questo cluster in seno alla formazione allenata da Thiago Motta. Specchio del Paese, si direbbe, visto l’infuocato dibattito agitato da chi non vuole vaccinarsi nonostante i dati confermino quanto sia importante per ridurre l’incidenza del contagio e soprattutto delle ospedalizzazioni. Da questo punto di vista, è lo stesso Salini a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Penso che questo aspetto spinga ancora di più i calciatori a vaccinarsi”. Di obbligo in tal senso, per ora, non se ne parla. In attesa di riprendere ad allenarsi a pieni ranghi, in ogni caso, il club della famiglia Platek si muove sul mercato: nelle prossime ore è atteso in ritiro Amian dal Tolosa, mentre col Sassuolo si è raggiunta l’intesa per il trasferimento in prestito di Davide Frattesi.


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