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Milan, via la spedizione negli States. Da Furlani a Fonseca, fino a Ibra: tutte le dichiarazioni

di Pierpaolo Matrone

Il Milan porta avanti la propria preparazione estiva con la tournée negli Stati Uniti, col gruppo rossonero che nei prossimi giorni affronterà amichevoli di straordinario prestigio contro Real Madrid, Barcellona e Manchester City. Dopo l'arrivo delle scorse ore, il gruppo milanista si è allenato agli ordini di mister Paulo Fonseca. la sede scelta è il The Pingry School, struttura definita come una delle High School più rinomate di tutta l'America. L'istituto si trova di fronte a New York, nel New Jersey.

Dagli States arrivano anche le dichiarazioni di vari tesserati, a cominciare da Paulo Fonseca: "Le partite sono cambiate molto nelle ultime stagioni. In Italia non è diverso, sono stato in Francia per due anni e non ho visto tutte". Sulla posizione e il ruolo di Christian Pulisic, e anche di Ruben Loftus-Cheek: "Penso che Christian possa giocare in quella posizione da numero 10. Anche RLC può giocare in quella posizione".

Zlatan Ibrahimovic, in vista dell'amichevole tra Milan e Manchester City in programma nella notte, dalla ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: "Morata? Quando parli con i giocatori, devi assicurarti che entrino in una zona di comfort. Appena entri in una zona di comfort, è tutto più facile. Penso che sia felice. Quando un giocatore è felice fuori dal campo, è felice anche dentro ed è più facile fare prestazioni, poi ovviamente se hai la fiducia dell'allenatore diventa ancora più facile. Quando giochi in club come il Milan c'è competizione, ed è solo positivo perché tiri fuori il meglio, significa che dai dal 100% al 200% ogni giorno, altrimenti l'allenatore ha due o tre scelte. A Morata ho detto che il posto perfetto dove venire è il Milan, perché il numero 9 è una posizione, non un numero, perché lui è il numero 7. Quello del 9 è il posto migliore che abbiamo a disposizione oggi e di cui avevamo bisogno, intorno avrà Leao, Okafor, Chukwueze, RLC alle sue spalle, ha capito quello che avrà. Vogliamo solo renderlo felice. Siamo abbastanza fiduciosi che farà bene. Non conosco nessun giocatore che era qui e non è felice e non performa e noi ci assicuriamo che si performino al meglio. Quindi lui deve solo giocare e noi ci occuperemo del resto. Quindi aspettiamo solo che entri in squadra. E lo accogliamo a braccia aperte, deve solo essere se stesso".

Parole importanti, infine, anche dall'amministratore delegato Furlani: "La nostra ambizione è di lottare per lo Scudetto ogni anno e di essere competitivi anche in Champions League. Ora noi lo vogliamo fare attuando una strategia di sostenibilità. TI porto un esempio: due anni fa il bilancio per la prima volta in 17 anni non ha registrato alcuna perdita, e l'anno scorso abbiamo bissato questo importante risultato, e non penso che al Milan sia mai successa una cosa del genere. Noi non siamo obbligati a vendere i giocatori, perché carenza di capitale o problemi di flusso di cassa, quindi non abbiamo bisogno di vendere nessuno. Quindi da tifoso ti posso dire che su Maignan e Theo non devi preoccuparti".


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