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La Superlega verso il dietrofront. Da De Zerbi a Ranieri, i tecnici italiani ci speravano

di Simone Bernabei

Il sempre più probabile dietrofront per quel che riguarda la Superlega non può che riscontrare i favori dei tecnici di Serie A. Che nelle giornata di ieri, sfruttando la conferenze stampa della vigilia, si erano per la maggior parte detti contrari alla nascita della nuova competizione elitaria del calcio europeo. Con qualche eccezione, ovviamente. Da Pirlo alle parole al vetriolo di De Zerbi, da Pioli a Mihajlovic e Ranieri che ricorda il suo Leicester. Di seguito tutti i pensieri degli allenatori italiani nel pomeriggio di ieri, ben prima del caos scoppiato in serata con l'uscita del Manchester City (la prima società ad ufficializzare il dietrofront) e a ruota di molte altre società, non solo inglesi.

Pirlo: "Agnelli ce ne ha parlato. Ci sono stati tanti cambiamenti nel calcio"

De Zerbi: "Colpo di Stato che mi urta i nervi. Forse al Sassuolo siamo coglioni"

Pioli: "Il club mi ha chiesto di focalizzarmi sul campionato"

Ranieri: "Mi è venuto in mente il mio Leicester. È quello il bello del calcio"

Mihajlovic: "È solo una questione di soldi. A questi club piace vincere facile"

Cosmi: "Di gare strabilianti delle italiane in Champions ne ricordo solo un paio dell'Atalanta"

Ballardini: "Un calcio solo per pochi è un qualcosa che mi fa rabbrividire"

Semplici: "Personalmente non sono d'accordo, ma organi predisposti per valutare"


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