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La Juventus non batte (e quasi perde) neanche l'ultima della classe. Salernitana con l'orgoglio

di Pierpaolo Matrone

La Juventus è in crisi. Di gioco e pure di risultati. Nel girone di ritorno, in 17 partite, la formazione di Allegri ha collezionato appena 21 punti, perdendone ben 30 per strada. Dal +1 sull'Inter di gennaio al quarto posto attuale, scavalcata anche dal Bologna in questo turno di campionato. La Vecchia Signora non batte neanche l'ultima della classe, la Salernitana, e anzi rischia di perdere, acciuffando il pareggio con Rabiot solo nei minuti di recupero su sviluppi di palla inattiva.

Una Juve brutta, anche un po' sfortunata, e fischiata dallo Stadium dopo il quinto pareggio di fila (nel 2024 solo l'Heidenheim ha collezionato più pareggi) e una prestazione negativa da parte di tanti interpreti, anche i big: da Vlahovic a Rabiot, che si salva solo col gol, da Kostic a Kean, da McKennie a Szczesny. Più organizzata la Salernitana, che gioisce per il punto e il primo gol in Serie A di Pierozzi, migliore in campo insieme al terzo portiere Fiorillo.

Nel post-partita tiene banco anche il tema futuro, almeno quando alle interviste si presenta Massimiliano Allegri, prima a DAZN e poi in conferenza stampa: "Abbiate pazienza tanto mancano 10 giorni e saprete il futuro. Io sono concentrato solo sulle partite, ma nonostante un brutto girone siamo ancora in lotta per la Champions. Punto più basso da quando è alla Juventus?La Juventus quest'anno doveva andare in Champions. Sarebbe il tredicesimo anno che partecipa alla Champions. Ci sono state squadre che sono state fuori anni dalla Champions. Avremmo potuto far meglio nel girone di ritorno, ma di quello che si poteva fare ora non ha più senso parlarne".


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