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La Juve non ha solo perso: è stata umiliata. Champions a forte rischio ma Pirlo non lascia

di Gaetano Mocciaro

Una notte da incubo per la Juventus, che perde lo spareggio Champions League ma soprattutto ne esce malissimo: finisce 0-3 contro il Milan, che si concede persino il lusso di fallire un calcio di rigore. Dopo nove campionati vinti la Juventus rischia di non partecipare al massimo torneo continentale, l'ultima volta fu nel 2010/11 quando con Delneri in panchina la squadra non riuscì nemmeno a qualificarsi per l'Europa League. Ciò che preoccupa, più che il risultato, è l'atteggiamento: Donnarumma non è quasi mai impegnato, giocatori d'esperienza come Chiellini commettono gravi errori (il mani da rigore, il duello perso con Tomori nello 0-3) e chi era stato preso per vincere la Champions (CR7) ormai è un corpo estraneo. E se le due reti di Udine avevano insabbiato una prestazione oscena, questa volta la sua indolenza si manifesta totalmente. Juventus ora quinta in classifica, con tre partite ancora da giocare: Sassuolo, Inter e Bologna i prossimi avversari. Due su tre non hanno più motivazioni di classifica, anche se è difficile immaginare che il grande nemico nerazzurro possa scansarsi nel derby d'Italia. Occhio agli emiliani, in piena corsa per la Conference League. Andrea Pirlo deve motivare un gruppo che sembra in caduta libera, il tecnico dal canto suo ha fatto sapere di non essere intenzionato ad abbandonare la barca che sta affondando.


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