.

Francesco Acerbi verso la squalifica. Lui spera di evitare la matrice razzista

di Andrea Losapio

Sono esagerate le discrepanze tra la versione di Francesco Acerbi, difensore dell'Inter, e Juan Jesus, collega del Napoli. Le due versioni sono opposte perché da una lato il centrale dell'Inter ha ammesso di aver pronunciato la parola nero, ma non in senso dispregiativo e ora spera nell'applicazione dell'articolo 39 del codice di Giustizia Sportiva che sanziona la condotta gravemente antisportiva con due giornate di squalifica salvo aggravanti. Dall'altro lato, il difensore del Napoli non ha fatto alcun passo indietro e confermato di aver udito distintamente l'insulto razzista 'negro'.

Difficile comunque che ci sia un'assoluzione del centrale difensivo nerazzurro, che rischia anche la risoluzione contrattuale con l'Inter dopo quello che è successo. La migliore possibilità è che vada incontro a una pena minore, rispetto a quella di matrice razzista, con una sospensione di solamente 2-3 giornate, mentre se dovesse arrivare una sentenza che evidenzia l'intenzione di discriminare ci sarebbe un importante aumento della pena, appunto, fino a dieci giornate, con il campionato finito. Al netto della sospensione sarebbe anche un modo per non avere una macchia dal punto di vista soprattutto etico, visto che l'assoluzione è pressoché impossibile.

La decisione sul caos potrebbe arrivare a inizio settimana, tra le giornate di lunedì e martedì.


Altre notizie