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Dai calendari compressi agli stadi italiani inadeguati, parla il numero uno UEFA Ceferin

di Alessandra Stefanelli

Il presidente della UEFA Aleksander Ceferin è tornato a parlare oggi ai media italiani. Lo ha fatto nel corso di una lunga intervista concessa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: “Calendario compresso? Tutti vogliono più partite di coppa. Nessuno rinuncia a niente. I club chiedevano dieci partite nel gruppo di Champions, saranno otto, il numero giusto. Sarebbero più utili campionati a 18 squadre, ma i presidenti non sono d’accordo. Dovrebbero capire che due coppe nazionali sono troppe. Facile attaccare sempre Fifa e Uefa, ma il discorso è semplice: se giochi meno, gli stipendi si riducono. Chi dovrebbe lamentarsi sono gli operai in fabbrica a mille euro al mese".

Parole dure sugli stadi italiani: "Non c’è uno stadio che possa ospitare una finale di Champions. Incredibile. La Turchia è un rivale forte. Ho parlato tanto con Gabriele (Gravina, ndr), ma credo che anche governo e municipalità abbiano capito il valore di un Europeo. Sugli stadi servono garanzie forti prima".

Infine due parole su José Mourinho e sulla sua Roma vincitrice della Conference League: "Certi 'geni' dicevano: 'Perché questa coppa inutile!'. Quando s’è visto che Roma e Feyenoord erano da finale di Europa League, gli stessi 'geni' hanno protestato perché la finale era in uno stadio piccolo…Un genio vero, José Mourinho, era commosso quando l’ho sentito".


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