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Addio al calcio, ora per davvero: l'ex 'Galactico' Drenthe chiude una carriera da girovago

di Pierpaolo Matrone

Nel Real Madrid dei 'Galacticos', non tutti erano galattici. Una squadra è formata anche dai gregari e tra questi, dal 2007 al 2010, c'era anche Royston Drenthe. Come dimenticarlo, un po' per la capigliatura e un po' per il personaggio. Ieri, dopo 18 anni di carriera da giramondo, l'esterno olandese (ma con origini del Suriname) ha annunciato l'addio al calcio giocato.

Cresciuto nell'Excelsior, i suoi migliori anni li vive da giovanissimo, al Feyenoord e con l'Olanda Under 21, grazie ai quali il Real Madrid lo nota e lo porta in Spagna, in quella squadra da sogno, per fare il titolare, prima dell'esplosione di Marcelo che lo scalza e nei due anni successivi gli toglie sempre più spazio, fino a indurlo all'addio.

Ed è lì che comincia a girovagare: Inghilterra (Everton, Reading e Sheffield Wednesday), Russia (Alanija), Turchia (Erciyesspor), Emirati Arabi (Baniyas). Per un anno, poi, non gioca. Anzi, annuncia il ritiro, salvo poi tornare sui suoi passi e in patria: Sparta Rotterdam e Kozakken Boys, poi di nuovo in Spagna al Racing Murcia e al Real Murcia (terza e quarta serie spagnola), infine il Racing Merida sempre in Spagna, ma in sesta divisione addirittura. Ultimi scampoli di una carriera, in fin dei conti, poco galattica.


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