.

Il Gladbach è sbocciato prima del previsto. Un primato targato Rose

di Michele Pavese

Otto anni dopo, il Borussia Monchengladbach guarda tutti dall'alto al basso in Bundesliga. Unici ad approfittare del ko del Bayern contro l'Hoffenheim (Lipsia, Bayer, Schalke e Friburgo hanno pareggiato), i Fohlen demoliscono l'Augsburg e balzano solitari al comando, tallonati dal Wolfsburg. Impressionante il modo in cui è maturato il successo, con quattro reti segnate in meno di 40 minuti: una prova di forza proprio nella partita più difficile sul piano psicologico, che denota grande maturità. Il primato è meritato ed è figlio soprattutto della grande solidità difensiva (due gol subiti nelle ultime quattro partite) e del secondo miglior attacco del campionato, trascinato dai francesi Plea e Thuram. Gli automatismi sembrano già consolidati, le soluzioni offensive sono tante e tutte efficaci.

Se son Rose, fioriranno - Gran parte dei meriti non possono che essere attribuiti a mister Marco Rose. Già artefice dei grandi risultati ottenuti dal Salisburgo in patria e in Europa, il tecnico di Lipsia sta confermando le sue qualità e la sua bravura anche in Germania. In Austria alternava il 4-4-2 al 4-3-1-2, moduli preferiti anche in questa nuova avventura e integrati dal 4-2-3-1 più offensivo ammirato ieri contro l'Augsburg. Una capacità di cambiare pelle a seconda dell'avversario che sarà utile nel prosieguo della stagione, soprattutto per risalire la china in Europa League. La Roma è avvisata.


Altre notizie