.

Retegui: "Possiamo fare grandi cose all'Europeo, nessuno vuole giocare contro di noi"

di Paolo Lora Lamia

Mateo Retegui, in vista dell'Europeo che per l'Italia inizierà questa sera con il match contro l'Albania, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di SportWeek. Tanti gli argomenti trattati, sempre con l'azzurro sullo sfondo.

Da Mancini a Spalletti, cosa cambia nel tuo modo di giocare?
"Diciamo che lui mi chiede di aiutare la squadra anche quando non abbiamo la palla, pressando sui difensori. Ma io gioco in una posizione in cui la cosa più importante è fare gol. All’Estudiantes sono stato allenato da Gabriel Milito. Mi diceva: “Tu devi far gol. Non so come, ma tu devi far gol, perché hai quello nella testa”. Aveva ragione: io voglio fare gol sempre, sempre. Quando non segno sono arrabbiato. So che non posso riuscirci ogni volta, ma di sicuro ci provo. E un’altra cosa è sicura: siamo una squadra fortissima, possiamo fare grandi cose all’Europeo".

Perché siamo forti?
"Perché lo dice la storia. Siamo campioni d’Europa in carica e quattro volte campioni del Mondo. Chi vuole giocare contro l’Italia? Nessuno".

Nella tournée americana della Nazionale fai doppietta al Venezuela e tutti i giornali scrivono che l’Italia ha trovato il centravanti per l’Europeo. Poi Scamacca inizia a segnare a sua volta e ora vi giocate la maglia di centravanti della Nazionale.
"Io so di dover restare tranquillo, tenere i piedi a terra e lavorare, perché sono molto esigente con me stesso e posso migliorare in tutto. Scamacca ha grandissime qualità per giocare insieme anche ad altri attaccanti, ma non mi piace fare paragoni tra me e lui".

Con chi hai legato di più in Nazionale?
"Jorginho e Donnarumma, ma parlo con tutti".


Altre notizie