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Hamsik sulla Slovacchia: "Sono qui per imparare. Calzona? Mi stupisce, assomiglia a Sarri"

di Simone Lorini

L'ex capitano del Napoli Marek Hamsik, ora uomo in più della Slovacchia di Ciccio Calzona, ha parlato a La Repubblica della scelta della sua Nazionale di affidare la panchina all'ex tecnico azzurro: "Due anni fa la federazione era alla ricerca di un nuovo allenatore e io mi sono limitato a dare un consiglio — racconta l’ex bandiera del Napoli —. Sono contento che mi abbiano ascoltato e che le cose vadano bene. Al gruppo mi sono unito anche io e do una mano, sono qui per imparare. Il mio futuro lo vedo in panchina. A settembre parteciperò a Coverciano al corso Uefa Pro e nella mia Academy ho già fatto il vice nella squadra maggiore. È un ruolo che mi affascina".

C’è tanta Italia nella Slovacchia: l’aiuta ad aver meno nostalgia di Napoli?
"Quella c’è sempre, ogni giorno. Ci sto tornando meno spesso di quello che vorrei, ma appena finiscono gli Europei farò sicuramente un salto a Napoli".

In nazionale le tocca fare pure il traduttore: nello spogliatoio si parla più in slovacco o in italiano?
"Metà e metà, tanti ragazzi iniziano a capire anche l’italiano: altrimenti faccio io un po’ da interprete e aiuto lo staff".

Puntare su Calzona è stata una buona idea.
"Mi colpisce il suo modo di motivare la squadra, usa sempre parole giuste in campo e fuori. Avevo lavorato con lui a Napoli quando era il vice di Sarri e tatticamente gli assomiglia. Per questo posso aiutarlo, conosco bene il suo modo di giocare. La Slovacchia di Calzona ha un’ottima preparazione e ha sempre un atteggiamento propositivo: è una squadra che non pensa solo a difendersi".


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