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Dal malore al gol della liberazione: la parabola di Eriksen, con gli Europei come sfondo

di Paolo Lora Lamia

I campionati Europei non sono solo una manifestazione in cui si scontrano le più forti Nazionali del Vecchio Continente, ma anche uno straordinario contenitore di storie. La più bella che fin qui ha regalato la rassegna tedesca è senza dubbio quella che riguarda Christian Eriksen, autore ieri pomeriggio del gol che ha sbloccato la sfida tra Danimarca e Slovenia. Una marcatura particolarmente significativa per l'ex Inter, considerando quello che gli è capitato 3 anni fa nel precedente Europeo e sempre alla prima partita.

Il buio, la luce e la fine dell'avventura in Serie A
Torniamo dunque indietro di 1.110 giorni, quindi al 12 giugno 2021. Stadio Parken di Copenaghen, Danimarca-Finlandia: esordio per entrambe nell'Europeo itinerante giocato con un anno di ritardo a causa del Covid. Eriksen arriva a quella manifestazione nel migliore dei modi, da leader assoluto della Nazionale danese ed essendo reduce da una stagione in cui strada facendo è diventato il direttore d'orchestra dell'Inter di Antonio Conte guidandola al titolo. Quel giorno si trasforma in un incubo per Erkisen che, ad un certo punto, si accascia a terra per via di un arresto cardiaco. Si teme il peggio, con i tifosi allo stadio 8e a casa) che sono attoniti. Per fortuna, grazie al tempestivo intervento dello staff medico danese, il giocatore riprende conoscenza e viene trasportato all'ospedale. I suoi compagni poi perdono la partita contro la Finlandia, ma sentono il dovere di dare il 110% anche per lui e arrivano fino alla semifinale poi persa contro l'Inghilterra.

Eriksen ha dunque dribblato la morte come se fosse un arcigno difensore, ma la sua carriera agonistica - quantomeno in Italia - termina dopo l'episodio di Copenaghen. Dopo l'accaduto gli viene impiantato un defibrillatore cardiaco sottocutaneo e, per via del responso negativo dell'Istituto di Medicina dello Sport del CONI sulla sua ripresa dell'attività agonistica, il 17 dicembre 2021, arriva la risoluzione consensuale del contratto con l'Inter. Un duro colpo, che lascia l'amaro in bocca ai tifosi nerazzurri per quello che avrebbe potuto fare ancora da leader tecnico nerazzurro.

Il ritorno nell'Olimpo calcistico con i Diavoli Rossi
Non tutte le federazioni, però, ragionano allo stesso modo su casi del genere. In Inghilterra, infatti, giocatori nelle sue condizioni possono regolarmente scendere in campo e infatti, il 31 gennaio 2022, si lega al Brentdford per il resto della stagione. 11 presenze con le Bees, impreziosite da 1 gol e 4 assist. L'inizio della risalita per il folletto danese, che in estate riceve la chiamata del Manchester United. Con i Red Devils continua a dipingere calcio, in una squadra però non certo nel periodo migliore della sua storia. Nel frattempo ha chiaramente già riconquistato il posto in Nazionale, guidandola prima verso i Mondiali in Qatar e poi agli Europei di Germania.

Dall'Europeo all'Europeo: un gol per rinascere
Se la rassegna iridata giocata nel dicembre 2022 ha riservato ben poche gioie ai danesi, usciti ai gironi, nella manifestazione continentale la Danimarca vuole dare continuità a quanto fatto 3 anni prima. Tra i giocatori in maglia rossa c'è un giocatore che più di tutti vuole riprendere il filo con quanto avvenuto nella competizione itinerante ed è proprio il ragazzo di Middelfart. Non ci mette molto a dimostrarlo: già nella prima partita contro la Slovenia, sblocca il punteggio con un gran gol. Non basta ai suoi per iniziare l'Europeo con 3 punti, ma certamente ha un peso specifico notevole. Una rete da fiaba segnata da Eriksen, non a caso danese e di nome Christian come il celebre Andersen che ha fatto innamorare intere generazioni con i suoi racconti fantastici.


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