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Condò: "Sono uno strenuo difensore di Calafiori. Era l'unico a cercare di uscire palla al piede"

di Tommaso Maschio

Paolo Condò, ospite negli studi di Sky Sport, ha parlato del cammino dell’Italia in vista della sfida decisiva contro la Croazia soffermandosi su Riccardo Calafiori, difensore del Bologna, difendendolo dalle critiche dopo l'autogol decisivo contro la Spagna: “Io sono uno strenuo difensore di Calafiori che ha giocato benissimo la prima gara e ha sporcato la seconda con un autogol sfortunatissimo. Ma era l’unico che cercava di uscire palla al piede e testa alta quindi io o lo tengo al centro o lo metto a sinistra al posto di Dimarco, ma voglio mantenerlo in campo perché è un giocatore che dà identità come dovrebbero farlo altri come Frattesi o Pellegrini o Scamacca che però nelle prime due non l’hanno data”.

Spazio poi agli obiettivi della squadra di Spalletti in questo Europeo: "Arrivare ai quarti di finale vuol dire aver fatto il proprio e raggiunto l’obiettivo. Poi tutto quello che viene di più è tanto di guadagnato".


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