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Dybala ha deciso: rifiuterà la proposta della Juventus. Quante speranze ha davvero l’Inter? Cosa può - e vuole - fare la Juve? I prossimi passi. Al momento è cambiato l’equilibrio juventino, comanda…

di Tancredi Palmeri

Dybala ha deciso: rifiuterà la proposta della Juventus. Troppo grande, e troppo vistosa la mancanza di rispetto che gli è stata usata. Accordarsi da gentiluomini per una somma, poi tenerlo a bagnomaria per un mese, poi ritrattare la parola data, nel frattempo sferzare pubblicamente e ripetutamente chi dovrebbe essere il proprio capitan futuro, e infine ritornare con un’altra proposta del 25% più bassa, ma persino inferiore al contratto in essere. Si tratta di una serie di sgarri che né il giocatore né il suo entourage sono disposti ad accettare.
E come se non fosse sufficiente, nel frattempo vedere anche il club rompere il porcellino, anzi polverizzarlo, per un giocatore giovanissimo, a cui viene offerto immediatamente identico contratto.
Gli occhi di Dybala sono venati d’ira per il trattamento ricevuto dalla società, ma non a sufficienza per fargli dimenticare i propri sentimenti: la Joya è crucciata dal non voler tradire il favore che il popolo juventino gli ha sempre rivolto, e per questo Paulo non ha ancora accettato la corte dell’Inter, che senza colpo ferire è pronta a rilevare in toto quella che era stata l’offerta ormai ritirata della Juventus.
Dybala non vorrebbe ferire i sentimenti dei suoi tifosi, ma a un certo punto dovrà prendere una decisione. Per questo il suo procuratore ha ricominciato a bussare alle porte inglesi, sbattute dall’argentino nell’estate 2019: si è annodato un filo di interesse con il Liverpool, e con il Manchester City. Anche se per ora non è null’altro che quello, e il resto della stagione sarà fondamentale per Dybala per crearsi una alternativa all’alto tradimento.
La Juve si sente forte e protetta dalle proprie scelte. Sente che può tirare dritta, che bene che vada Dybala non tradirà i colori, e male che vada se proprio andrà via lo farà solo per la Premier.
Questo è quanto ha deciso quella corrente che il 1 dicembre vi avvisavo esistere in seno al club: quando in esclusiva vi raccontai che tale corrente avrebbe voluto dirottare il budget per Dybala su Vlahovic.
Questa corrente, adesso ben ascoltata da Arrivabene, ha al momento preso il favore all’interno della Juventus: il presidente Andrea Agnelli è riuscito a sopravvivere al ribaltone, è ancora in sella, ma non più plenipotenziario come lo era prima. Arrivabene ha l’appoggio totale della proprietà, e pur non essendo l’uomo con l’ultima parola, tuttavia ha il potere di fare contare un 49.9% con uno 0.2% fluttuante nell’aria. Gli equilibri cambiano, e dunque non è detto che questo sia destinato a durare. Ma Agnelli è uomo di costa e di selva, ha capito che è il momento in cui sembrare in disparte, per fare in modo che non si indispettisca la proprietà massima. Poi, arriverà il momento in cui riprendersi tutto.
L’importante è rimanere in sella.
Perché, come insegnava Andreotti, meglio tirare a campare che tirare le cuoia.


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Domenica 19 Maggio 2024