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Dunn: "Non mi sono mai inginocchiata perché temevo conseguenze per il mio lavoro"

di Tommaso Maschio

Il difensore degli Stati Uniti femminili Crystal Dunn nel corso di una tavola rotonda organizzata da Bleacher Report ha parlato del tema razzismo spiegando anche i motivi per cui nel 2016 non seguì la compagna Megan Rapinoe nel gesto dell’inginocchiamento durante l’inno, segno di protesta adottato per la prima volta dal giocatore di football Colin Kaepernick): “Mi sono sentita felice e orgogliosa del gesto di Megan, ma non ero pronta a fare lo stesso. Ero profondamente toccata dalla sua decisione di lottare per questa causa. - continua Dunn – E ricordo anche di averle detto che io dovevo restare in piedi perché non sapevo cosa mi sarebbe successo se l’avessi seguita. Avevo paura di perdere il lavoro, che avrebbero potuto strapparmi il contratto. Temevo che se a inginocchiarsi fosse stata una ragazza nera della squadra, sarebbe stato percepito in modo diverso".


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