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Corea del Nord-Giappone in Arabia Saudita, Kumagai critica: "Decisione assurda"

di Tommaso Maschio

Dopo la decisione della Confederazione Asiatica del Calcio (AFC) di giocare l’andata del play off per il torneo femminile dell’Olimpiade di Parigi fra Corea del Nord e Giappone a Gedda in Arabia Saudita anziché a Pyongyang (dove la Federcalcio nipponica non voleva giocare), arrivano le prime critiche alla scelta.

A farle è la capitana delle Nadeshiko Saki Kumagai, calciatrice della Roma, parlando con i giornalisti nipponici ha infatti spiegato che queste cose non possono succedere soffermandosi sul poco preavviso avuto. Lei, come altre colleghe, infatti dopo essere sbarcate in patria dovranno nuovamente imbarcarsi per l’Arabia Saudita dove si giocherà sabato per poi fare ritorno a Tokyo dove è in programma la gara di ritorno: “Come giocatrici il nostro compito è prepararci alla partita, ma gli organizzatori hanno sicuramente la responsabilità di assicurarsi che siamo nelle migliori condizioni. Quanto accaduto è assurdo e non deve succedere di nuovo. - ha spiegato la centrocampista – Questo però non deve essere una scusa, dobbiamo concentrarci sulla gara senza farci stressare da tutto il resto”.

L’ufficialità dello spostamento, richiesto a gran voce dalla JFA per via della scarsità di collegamenti fra Tokyo e la capitale nordcoreana (che però a quanto pare non vale per il tragitto contrario) e la mancanza di trasparenza operativa dietro cui si nascondono le tensioni politiche fra i due paesi asiatici, era arrivata nella serata di ieri.


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