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Real, Ancelotti: "Non è vero che non mi arrabbio mai. Quando succede divento matto"

di Patrick Iannarelli

Carlo Ancelotti, durante una conferenza in Messico in occasione di "Mexico Siglo XXI", evento organizzato dalla Fondazione Telmex, ha parlato della sua carriera: "È molto difficile spiegare come dovrebbe essere un leader. È molto più importante convincere che imporre. Un leader deve avere la capacità di ascoltare chi lavora con lui. Possono sempre venir fuori idee che possono aiutarti. È importante ascoltare e non pensare di sapere tutto perché sei il capo. Si può sempre imparare. È difficile dire cosa sia il successo, per me il successo è dare tutto quello che puoi e se riesci a trarne il massimo mentalmente o fisicamente".

Il tecnico del Real Madrid ha poi parlato della sua attitudine nel gestire i vari momenti di pressione: "In panchina devi essere sempre positivo. Devi parlare con i giocatori. Non è vero che sono sempre calmo, raramente mi arrabbio, ma quando mi arrabbio divento piuttosto matto. La vittoria non è la vera felicità. La vedo come un sollievo perché tre giorni dopo ho un altro esame. Le critiche sono sempre dietro l'angolo. E le critiche ti danno fastidio quando non sei capace di autocritica. Se la fai, le critiche passano in secondo piano. Devi avere le idee chiare su cosa dovresti fare. È importante ascoltare il proprio assistente, il giocatore. Non esiste una vita senza pressioni o un po' di stress".


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Giovedì 19 Settembre 2024